C’è attesa per il lancio sul mercato della nuova bevanda a marchio San Carlo, ideata nei laboratori dello stabilimento massese da Michele Martinelli, una delle menti dell’azienda. La curiosità di scoprire almeno un elemento della ricetta, che rimane segreta, ha indotto a ipotizzare in questi giorni aromi e caratteristiche, che però non verranno svelate. Intanto, però, va detto che la bevanda non ha nulla a che vede re con la balsamite, che è una pianta erbacea che ha reso famose altre acque e pastiglie presenti sul mercato, ma che non viene usata dalla San Carlo. Al contrario, la bevanda creata nello stabilimento massese è fermentata, a base di the e di altre piante. Il suo nome sarà “Fermento Vivenda”: una sorsata veramente viva e piena di gusto. Il nuovo prodotto, pronto ad essere immesso sul mercato, ma anche il nuovo impianto di imbottigliamento, il parco con il recupero delle due sorgenti e ristorante verranno inaugurati e presentati al pubblico nel mese di aprile, ultimo atto di un progetto importantissimo, nato qualche anno fa, quando l’imprenditore fiorentino, Eugenio Alphandery, decise di uscire da Officina Profumo Santa Maria Novella, storica azienda di creme, profumi d’ambiente e liquori, fondata dai frati domenicani nel Seicento, vendere a Itaimobiliare l’ultimo 20 per cento di quote e comprare San Carlo spa, attiva su tutt’altra tipologia di mercato, quello dell’acqua minerale. Una sfida ancora in corso, che però ha visto il marchio crescere e consolidarsi mese dopo mese. Da quel giorno furono investiti nella San Carlo molti milioni di euro, innanzitutto per la riqualificazione del parco termale, poi per la riapertura delle due sorgenti di acqua Tiberia e Zonder, per la ristrutturazione dello stabilimento di imbottigliamento, per il rilancio del marchio, le nuove bottiglie rigorosamente in vetro, e adesso anche per la nuova bevanda Fermento Vivenda. Manuela D’Angel